Per ritrovare la felicità è necessario un ritorno alle origini, un ritorno alla terra. E’ il messaggio che il 37enne Fabrizio Inserillo lancia con il suo documentario che si intitola appunto «Ritorno alla terra».
«Ritorno alla terra» è un documentario girato in Sicilia che dimostra quanto sia forte il bisogno da parte dell’uomo di riavvicinarsi alla natura e a se stesso. «In contrapposizione al continuo messaggio di quanto più si ha e più si spende più si può raggiungere la felicità – spiega Fabrizio Inserillo, che ha realizzato il documentario – nella sfrenata corsa verso l’indispensabile bisogno di un continuo consumo per appagare uno stato d’insoddisfazione interiore, cresce nella consapevolezza di alcuni uomini, la necessità di un ritorno alle origini, dove la terra assume nuovamente di fronte i loro occhi, la vera natura di fonte di vita e sopravvivenza.
Nell’apparente libertà di scelta degli svariati prodotti alimentari oggi presenti nei centri commerciali nell’ampio mercato delle multinazionali, la rintracciabilità di ciò che mangiamo diventa poco chiara e il percorso dal produttore al consumatore difficilmente ripercorribile, spesso lasciando che si vadano dimenticando, fino alla totale scomparsa, alcune colture di semi autoctoni che sono stati in passato la base di un’alimentazione più sana. Nella consapevolezza del bisogno di diminuire l’impatto ambientale e valorizzare i prodotti della nostra terra per una più sicura alimentazione, in Sicilia sono sempre più numerosi coloro che, allontanandosi dai centri abitati, o già facenti parte di una realtà agricola in crisi, si stanno muovendo per cambiare la situazione attuale. I giovani che decidono di allontanarsi dal caos cittadino, in un momento di crisi globale e d’incertezze future, per intraprendere una vita incentrata più verso il reciproco scambio fra uomo e terra, abbracciano diverse tipologie di colture, in funzione del proprio interesse, accumunate spesso e volentieri dalla stessa voglia di cambiamento. Sebbene in gran parte dell’agricoltura tradizionale sia oramai da anni consolidata la lavorazione del terreno e la concimazione tramite composti chimici e fertilizzanti, esistono altre realtà, che non prevedono la lavorazione del terreno, l’aratura, tanto meno il bisogno dell’utilizzo di prodotti chimici per rendere il terreno più fertile.
Permacoltura, Agricoltura Sinergica, Biodinamica, Biologica, diversi modi di vivere la vita, ripristinando un equilibrio fra terra e essere umano, venendo incontro alle esigenze di entrambi. Anche gli orti in città e gli orti in verticale sono una delle dimostrazioni della presa di coscienza da parte dell’uomo della necessità di un ritorno verso la terra e verso un’alimentazione più sana. Nell’ottica di questo fenomeno attuale, di ritorno verso la terra, questo documentario intende mostrare la consapevolezza dell’uomo del necessario cambiamento di comportamento nei confronti della natura e dell’ambiente, ma anche nei confronti di se stesso e della collettivita».
Fabrizio Inserillo ha 37 anni ; dopo un corso di Produzione Cinematografia e Televisiva in Canada, ha deciso di iniziare un percorso di documentarista realizzando il primo documentario sul tema dell’agricoltura in Sicilia. Il documentario è autoprodotto, creato da Inserillo e da Claudio Gorgone.
Sulla piattaforma crowfounding italiana «Produzioni dal basso» è stato inserito il progetto di ciò che Inserillo ora vuole realizzare dopo «Ritorno alla terra».
di Beatrice Salvemini